venerdì 15 agosto 2014

Dopo l'Apocalisse


La Panza cresce in una Roma deserta e infuocata dove diventa un'avventura qualsiasi incombenza. Ieri pomeriggio, per esempio, è stato dedicato alla missione: spedire una lettera. I francobolli sembravano estinti da secoli, a sentire l'unico tabaccaio ancora aperto.

Ho l'impressione di vivere in uno di quei film post apocalittici in cui, dopo un'invasione aliena o un disastro naturale, sono sopravvissute poche decine di umani che vanno avanti nascondendosi alla luce del sole. Dopo giorni, ho individuato il ritrovo della resistenza degli uomini: villa Pamphili dalle sette di sera in poi, quando le ombre si allungano e offrono protezione contro il solleone.

Gli ultimi esemplari della specie umana vengono qui, e si allenano o meditano salutando il tramonto in posizioni yoga. Corrono quasi tutti, mentre l'aria si fa meno incandescente: adolescenti brufolosi, pensionati con i cani, maniaci del fitness, bonazze. Forse si preparano alla battaglia finale.

Corre anche A., che ha ripreso gli allenamenti per cercare da settembre una squadra da rugby nella Capitale (è forse la prova più tangibile della sua determinazione a trasferirsi qui). Io e Piccolé facciamo del nostro meglio, ma correre adesso è impossibile, passeggiamo su e giù per le collinette, tentando di nascondere il fiatone e di non farci attaccare dalle tartarughe mannare*.  Se mai arriverà un'astronave a salvarci dobbiamo conquistarci il nostro posto a bordo.



* A proposito di tartarughe carnivore, non ne ho mai viste di aggressive e violente come quelle di questo parco, sbranano anatre e cigni, sarà un altro segnale dell'Apocalisse?

Ps Astronave o non astronave, noi ce ne andiamo in campagna fino a domenica. Buon ferragosto a tutti!

1 commento:

  1. Buon ferragosto anche da qui! Di scenari postapocalittici senza esseri umani qui se ne intendono... Baci!

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