Scoperte del settimo mese di gravidanza:
- La pianura a Roma non esiste, se non stai arrancando in salita inizia a preoccuparti per il ritorno.
- Le macchie solari delle donne incinte non sono una leggenda (A. tutto contento - Guarda! Sei piena di lentiggini - doh!).
- Forse potrai controllare le smagliature, ma la cellulite... vince sempre lei!
- Svegliarti ogni giorno alle 5 ha i suoi aspetti positivi, consideralo un allenamento per i primi mesi con Piccolé.
- Per evitare palpeggiamenti non richiesti sulla panza non bastano mosse da contorsionista che neanche al circo Orfei.
- Consigli e cazziate sono proporzionali alla crescita del girovita (pure una suora mi ha strillata per strada: - Sei troppo scollata! Aspetti un bambino -).
- Non importa quanto ce la metti tutta, non riuscirai mai a mettere lo smalto sui piedi (reputati fortunata che ancora li vedi sotto la panza).
- E comunque quelle salsicce gonfie che ti ritrovi alla sera non sarebbero un bello spettacolo nemmeno spennellate da Mirò.
- Se ti sei stancata troppo te ne accorgi sempre tardi, quando arrivi a letto e parte la rappresaglia di Piccolé.
- Mai sottovalutare la potenza ninja di un quasi-neonato.
Mi piacerebbe avere un telecomando tipo quello della mamma cervo, o uno ancora più potente così quando non sopporto più la panza, posso tornare un po' indietro a quando entravo ancora nei miei vestiti. Invece, quando mi sento in forma posso mandare "avanti veloce" e arrivare quasi al parto subito subito. Vista la mia confusione del momento, però, per Piccolé sarebbe come stare su un ottovolante: a tutta birra fino alla quarantesima settimana! Ma siamo matti, che paura… indietro tutta fino al terzo mese. Ora un bello sprint. No, così è troppo veloce, metto la retro. Povera bimba, forse è meglio che certi superpoteri li abbia solo chi sa usarli con saggezza, come la mamma di Bambi (e alcuni insetti).