mercoledì 24 settembre 2014

Si salvi chi può


All'incombere del termine si stanno scatenando strani eventi naturali e innaturali. Ogni giorno mi sveglio con un nuovo "pezzo" fuori uso, anche non immediatamente connesso alla gravidanza. Ieri è toccato al polso che faceva malissimo, oggi ai polpacci, trafitti dai crampi, poi sono piena di vesciche e di strane bolle. Ma sono soprattutto la casa e A. che stanno dando forfait.

Nell'ultima settimana si sono rotti:
- il frigo,
- la doccia,
- la finestra della camera da letto e la portafinestra della sala,
- due bicchieri
- una tazza,
- il modem,
- si è seccata la pianta di menta e sta per seguirla l'origano,
- e sono certa che ci sono altre cose di cui mi accorgerò troppo tardi per rimediare in tempo.

Spero non siano segni premonitori della nascita di Piccolé e della sua potenza distruttrice: sembra che stia arrivando l'Apocalisse invece che una bambina. Per rilassarmi, visto che non riesco a stare al computer tra la connessione tartaruga e il tutore al polso, ho provato a fare dei biscotti. Me lo ha consigliato una ragazza del corso preparto dopo avermi mandato le foto dei piccoli capolavori che aveva realizzato. Sembrava così facile... ma decisamente ho sbagliato qualche cosa, sono bruttissimi (vedi foto).


ps Non posso farci niente, in fondo in fondo io non ci credo che tra pochissimo una bambina vera (anche se in miniatura) uscirà dalla mia pancia. Mi sembra semplicemente impossibile.

3 commenti:

  1. Sono dei biscotti dignitosissimi invece :)

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    1. Grazie! Ma devo ammettere che ho barato e fotografato quelli meno stortignaccoli… Speriamo che le manine e i piedini in carne ed ossa di Piccolé mi vengano meglio di quelli di pasta frolla!

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  2. Saranno tenerissimi (sia i biscotti che le manine di piccolè)

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