sabato 9 agosto 2014

Casalinghe disperate, puffi secchioni e Tomb Raider



E all'improvviso quel momento è arrivato. Niente più lavoro, sono in ferie! È una liberazione, ma fa anche un po' paura. Tutto questo tempo libero e troppe domande su cosa succederà adesso. Anche perché l'inizio della "maternità" è stato movimentato da un falso allarme travaglio che mi ha immobilizzata a casa per due giorni. Tutta la mia solidarietà va a chi ha dovuto passare così gran parte della gravidanza.

Ora che mi sono rialzata e ho finito di lavare tutte le cose di Piccolé, montare la culla, organizzare fasciatoio e simili devo decidere che fare della mia vita (almeno nelle prossime sei settimane e mezzo). Intanto, per non saper né leggere né scrivere, ho fatto il corso di ginnastica preparto di Heidi Klum perché qualunque cosa mi riserverà il futuro sarebbe bello affrontarlo da figacciona. Poi mi sono messa a visualizzare le opzioni disponibili.


Imparo a cucire. È un vecchio sogno ma sono paziente e precisa come un grizzly.


Parto da sola anche se A. lavora, io me ne vado al mare.


Mi dò al bricolage e sistemo casa una volta per tutte.


Raggiungo amici in vacanza.


Inizio a studiare per il Concorsone (la solita secchiona).


Vado a Milano nella mia migliore interpretazione della mogliettina anni 50.


Mi trasferisco in campagna.


Tiro fuori la reflex e vado in cerca di avventure.


Rapisco A. e me lo porto lontano.


Entro in letargo.

ps Al momento l'ipotesi più accreditata è: le faccio tutte!


5 commenti:

  1. Imparare a cucire è sempre utile ma in questo periodo potresti ritrovarti all'improvviso con le gambe gonfissime (ammesso che non lo siano già!).
    Bricolage è troppo pericoloso per ora.
    Studiare proprio ora è l'ipotesi più utile ma anche la più tristina va!
    Raggiungere il marito non è male ma dubito che avrai forza di girare molto in queste settimane fino al parto e per questo escluderei anche le ipotesi più movimentate della tua lista.
    La verità? DORMIRE il più che puoi è la cosa migliore... perché farsi la scorta di ore dormite non guasta mai! Se non hai sonno e sei prudente potresti provare a fare ulteriori (piccole!) modifiche e/o sistemazioni in casa prima dell'arrivo della piccola.

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    1. Ci sono giorni in cui mi sento una leonessa e altri che non mi alzerei dal letto. Intanto siamo andati al mare questo weekend ed è bastato a staccare la spina e rilassarci un po'. Ci pesa separarci in questo momento, ma vedremo. Tu come hai imparato a cucire? Chi ti ha insegnato?

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  2. Nella mia famiglia, le bambine ricevono la prima macchina da cucire in regalo ai 10-12 anni. Poi, mamme e zie ti mettono vicino a loro e impari a fare l'essenziale: pieghe, gonne, qualche vestitino, cose per la casa. Poi dopo la primogenita, comprai dei libri per imparare cose più carine per bambini. Da dentro escono i "cartamodelli" in base alle taglie che aiutano a rendere tutto meno complicato di quanto sembra. Se vuoi provare cose simpatiche, giusto per vedere se ti piace, c'è un libro di Lotta Jansdotter ("cucito facile") molto ben illustrato che aiuta a capire le prime mosse del cucito.

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    1. Che bella tradizione! Cerco il libro che mi hai consigliato

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  3. ps.
    - ci sono giorni in cui ti senti una leonessa = metabolismo che distribuisce a te quello che mangi
    - ci sono giorni in cui rimarresti a letto = metabolismo che spinge di più la crescita della piccola e ti mette a dormire! :)

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